Dal mensile: L'OROLOGIO - DALLA TECNICA ALLO STILE
Numero 16 - Gennaio 1994

PER L'OROLOGIO

Gli accessori indispensabili ed i "compagni "più fidati per il nostro orologio; ma anche (perché no?) tutto il "dilettevole" e tutte le curiosità che ruotano intorno al mondo dei segnatempo...
(Giovanna NIGI)

L'ANTICO MESTIERE DEL CASSAIO

Il laboratorio dove lavora Marco Verdastro, a Roma, in Via delle Tre Cannelle 20 A, è un'antica bottega che porta ancora la scritta originale: "Cassaio". Dal 1919, anno in cui fu aperta, non è mai stato cambiato niente: la cassaforte austriaca, del 1870, è ancora in funzione nel vecchio laboratorio. Anni fa ne è stata acquistata un'altra, più moderna e affidabile, ma la vecchia è rimasta al suo posto, per un atto d'amore: come mandare in pensione chi per oltre cento anni ha servito tanto bene? E in pensione non ha alcuna intenzione di andare neppure Paolo Verdastro, il padre di Marco, l'unico cassaio della città, dal quale Marco ha imparato questo mestiere, e che spesso torna in laboratorio ad aiutare il figlio. I banchi sono gli stessi, perfino i ferri del mestiere sono quelli di una volta.

Marco Verdastro

Marco Verdastro, "cassaio" in Roma.

"Sono strumenti che non si trovano da comprare, uno li fa con vecchi pezzi di ferro, vecchie lime... - ci dice Marco - la maggior parte li abbiamo trovati già qui, ma sembrano eterni, anche perché vengono usati senza sosta e non hanno mai avuto modo di arrugginire... Rifarli è un'arte che conosciamo soltanto noi, e di cui siamo molto gelosi. Il tempo qui sembra essersi fermato... Buffo dirlo, in un luogo dove gli orologi continuamente lo scandiscono..."

E' stata una scelta precisa, per Marco, quella di dedicarsi a un lavoro che, come dice lui, avesse "un'anima".

Ma fare il cassaio, occuparsi di casse di orologi antichi in metallo pregiato non è un lavoro che per forza di cose va scomparendo?

"Noi non ci occupiamo soltanto delle casse degli orologi da tasca, aggiustiamo anche quelle degli orologi da polso che hanno subito qualche trauma... E poi oggi c'è un culto dell'orologio d'epoca, anche se tanti giovani preferiscono lo Swatch o gli "usa e getta" di plastica, che ormai regalano anche con i giornali, o gli orologi al quarzo, gli orologi degli anni '40 e `50 sono sempre più richiesti. No, credo che questo lavoro ci sarà sempre. Ci capitano orologi che sono stati abbandonati per anni, dimenticati nei cassetti, perché nessuno li riparava.

Per fare il vostro lavoro bisogna essere anche orologiai?

"Tante persone possono provare a fare questo mestiere, ma se non c'è una formazione completa è un lavoro inutile: occorre essere anche bravi orologiai, altrimenti non si potrebbe mai fare bene questo lavoro. Qui da noi si effettuano anche riparazioni di orologi, sempre meccanici... Io faccio un po' di tutto... mi piace anche costruirli da me, gli orologi, ovviamente moderni, non mi piacciono le copie, ma li realizzo tutti manualmente e con i sistemi di una volta".

Marco Verdastro

Molti degli attrezzi utilizzati per le riparazioni
sono costruiti in proprio, con vecchi pezzi
di ferro, vecchie lime...

Che può dire Marco a quei giovani che hanno un padre che fa un lavoro artigianale e pensano che non convenga impararlo? Perché lui ha continuato e ha creduto in questo mestiere?

"Chi ha la possibilità di avere una persona che gl'insegni qualsiasi cosa di artigianale, di manuale, penso che abbia fra le mani un tesoro. La mia è stata anche una scelta di vita, per essere indipendente da tutti, libero... Io faccio un lavoro che mi piace, che è bello, però penso che qualsiasi lavoro artigianale, se è fatto con amore e con passione, vada al di là delle mode e resti comunque sempre valido. Anche economicamente. Sarà retorica, ma questi mestieri antichi sono qualcosa di più che semplici lavori. Io ho fatto l'istituto d'arte, oreficeria, ma quello che ho imparato qui, lavorando, nessuno a scuola me l'avrebbe potuto insegnare mai. La cosa più importante è fare, mettere in moto le mani, senza stare troppo a teorizzare. Fare, fare continuamente. Le mani sanno apprendere cose che il cervello nemmeno può immaginare. Poi anche il luogo aiuta. Io sono sempre stato aiutato da questo luogo, dal fatto che qui dentro da tanto tempo è sempre stato fatto questo lavoro. C'è un'anima qua dentro, che vive. A volte mi capitano dei lavori che sembrano difficili, impossibili, poi quasi per magia riesco a risolvere tutto. E' come se il luogo mi suggerisse dei trucchi, dei modi di risolvere i problemi che non mi sarebbero mai venuti in mente... "